Cavaglia e le "marmitte dei giganti"
Cavaglia è un luogo affascinante che potrai raggiungere dopo avere superato il borgo di Poschiavo e la piccola stazione di Cadera.
Il trenino rosso inizia ad inerpicarsi lungo il versante della montagna che porta nei boschi di abeti e larici della Val Pila.
Con un andamento sinuoso e a chiocciola, che ti stupirà nei suoi giri a 180° tra una galleria e l’altra, il treno vi condurrà sempre più in alto.
Potrai assaporare l’essenza della natura e la meraviglia dell'alternarsi delle stagioni: dal bianco dell’inverno, al verde dell’estate, dallo scroscio del fiume ai colori caldi del tipico foliage autunnale.
In questo paesaggio potrà anche capitare di immortalare con una foto marmotte, caprioli, cervi che corrono o che, incuriositi, ti osservano, fino all’altopiano di Cavaglia.
Antica stazione di sosta per i cavalli, che percorrevano quella che in passato era la via del vino, Cavaglia ti stupirà per la sua ricchezza.
Sarai incuriosito già dall'edificio della stazione, con il suo inconsueto tetto a spiovente, tipico in realtà della foresta Nera.
Anticamente era un albergo, costruito nel 1912, successivamente convertito in sala d'attesa e ufficio dalla ferrovia Retica, nuova proprietaria.
Poco distante dalla stazione si sviluppò anche un villaggio, ai tempi della costruzione della vicina centrale idroelettrica, che ospitava gli operai e le loro famiglie.
Questa è una sosta d'obbligo da programmare, da maggio a ottobre, mentre per l’invero l’alternativa è ciaspolare, oppure arrampicarsi nelle vicine cascate ghiacciate per i più sportivi.
La Conca di Cavaglia si trova a quota 1'693 m s.l.m..
Alzando lo sguardo si intravede il Piz Palù, che preannuncia la prossima fermata, mentre, svoltandosi indietro dal belvedere del parco, si osserva il fondovalle, impreziosito dal borgo di Poschiavo e dalle acque del lago omonimo.
Sceso dal treno, costeggiando la ferrovia, in soli 10 minuti, arriverai all'ingresso del parco delle marmitte dei giganti, segnalato da cartelli ben visibili.
Non perdere l'occasione per una visita al parco geologico che deve la sua fortuna all'azione dei ghiacciai che, più di 11.000 anni fa, hanno generato delle vere o proprie opere d'arte a cielo aperto, tra le più significative delle Alpi.
Si tratta di una trentina di buche nel terreno, alcune profonde anche 14 metri, scavate e levigate in antichità dalle acque di fusione.
Ormai da un ventennio le Marmitte sono amorevolmente "accudite" dai volontari dell’associazione che ha dato vita all’omonimo parco.
Gambe in spalla, quindi, e che l'avventura abbia inizio!
Su e giù dai sentieri che ti condurranno alla scoperta delle buche erosive del parco.
Non è necessario pagare nulla, ma potrai sostenere l'associazione con un'offerta.
La visita è resa ancora più interessante dai numerosi pannelli esplicativi e volendo dalle guide del parco, che potrai contattare in anticipo ghiacciai.info
La Valposchiavo è certamente il luogo ideale per gli amanti del trekking e della mountain bike che possono essere trasportate anche sul trenino.
Infatti, è una zona d'escursioni davvero ricca e unica, costellata da una fitta rete di sentieri, perfettamente marcati.
Proprio Cavaglia, che in estate si trasforma in un alpeggio, è il luogo di partenza o di arrivo per le tue passeggiate ed escursioni su due ruote.
Certamente il consiglio è quello di programmare il tuo tempo per alternare ai sentieri tratti a bordo del trenino rosso. A luglio e in agosto sfrutta anche le carrozze scoperte cabrio, uniche nel loro genere!